venerdì 28 agosto 2009

mercoledì 26 agosto 2009

Ho scritto una mail...


(..) Scusami se sono stata insistente, se ti ho fatto tante domande. Come sai non è mia abitudine perchè ritengo che le confidenze non devono essere forzate, ma devono essere fatte liberamente, ma questa volta ho forzato un po’ la mano e ti ho fatto delle domande ben precise, anche a costo di risultare invadente.
Non poche volte mi sono trovata in difficoltà perchè passavi da momenti in cui eri disposto a parlare, ad altri in cui non volevi interferenze. Spero di aver indovinato sia gli uni, che gli altri momenti e di aver fatto un passo indietro nei momenti giusti.
Spero di esserti stata in qualche modo utile, anche solo un pochino. Se ho sbagliato qualcosa, perdonami.

giovedì 20 agosto 2009

La prossima volta

“La prossima volta” è il titolo del libro che ho appena finito di leggere. E’ stato scritto nel 2004 dall’autore francese Marc Levy.
E’ un libro che nel mio profilo Facebook ho definito strano, quando ancora non ne avevo concluso la lettura. In realtà, nonostante io sia arrivata al “the end”, non so se definirlo bello o brutto. (Anche perchè non tocca a me darne un giudizio e comunque la bellezza di una storia è sempre molto soggettiva).
Quello che posso affermare è che sicuramente mi ha fatto riflettere.
“La prossima volta” racconta la storia di due persone che vivono in continenti diversi, sono legati entrambi al mondo dell’arte e della pittura e s’incontrano per motivi di lavoro. La cosa surreale è che, quando si sfiorano, provano delle strane sensazioni e sembrano catapultati indietro di secoli: assistono a fatti, vedono persone e ne sentono addirittura le voci. La loro storia è indissolubilmente legata a persone vissute in secoli precedenti, e loro stessi sono reincarnazioni di due innamorati nel presente.
Al di là della storia di due anime gemelle che si ritrovano insieme, sempre e comunque a dispetto degli anni e addirittura dei secoli, che trovo troppo sdolcinata per i miei gusti, è normale forse chiedersi, dopo la lettura, se non ci sia del vero in ciò che è nato dalla fantasia dell’autore!
Chissà se davvero siamo destinati a vivere tante vite! E chissà se ci ritroveremo faccia a faccia con le stesse persone , ci circonderemo delle stesse cose o vivremo nelle stesse città! Chissà se esistono dei legami, di qualunque tipo, che sopravvivano al tempo!
Chissà!
Sono risposte che non ci è consentito conoscere, ma quest’idea è inquietante e affascinante allo stesso tempo!
Vabbè, non ci fate caso. Ogni volta che leggo una storia che tenta di raccontare qualsiasi cosa che non sia accessibile alla razionalità della mente umana, comincio a farmi un milione di domande. (e anche a delirare un po’, mi sa ;-) )

lunedì 17 agosto 2009

Solitudine

La solitudine è sempre stata la compagna della mia vita. Da quando ho memoria è una sensazione che mi ha sempre accompagnata. Mi sono talmente abituata a guardarmi attorno e non vedere nessuno, che non ci ho più fatto caso per anni.
Quando ho la possibilità di scegliere, preferisco sempre il male minore: rimanere per conto mio.
Ultimamente, però, la solitudine mi pesa ed anche tanto.
Nessuno mi cerca per fare due chiacchiere, per prendere un gelato, per andare al mare, per fare una passeggiata….
E chi mi dovrebbe cercare? Chi dovrei cercare io?
E’ vero: sicuramente è colpa mia.
IO col mio carattere talmente introverso da escludere tutti, IO che mi sento fuori posto quando sono in mezzo agli altri, IO che me ne sto in disparte a rivolgere soltanto sorrisi di circostanza e a rispondere a monosillabi alle domande che mi vengono rivolte.
Beh, non mi posso certo stupire dei risultati e non posso certo lamentarmene, ma rendermi conto di questo, mi fa sempre sentire diversa, come se mi mancasse qualcosa di fondamentale che gli altri hanno ed io no.
C’è chi mi dice che devo assolutamente trovarmi degli amici o delle amiche, che basta solo guardarmi attorno.
“BASTA POCO, PUOI TROVARLI OVUNQUE”, mi dicono.
Ma non è vero! Gli amici non si trovano come se fossero granellini di sabbia che si possono raccogliere e conservare in un cantuccio, da dove tirarne fuori qualcuno quando serve!
E se questo non bastasse, c’è anche da tenere in considerazione questo mio strano comportamento che consiste nel mettere sempre una notevole distanza tra me e gli altri.
Anche con voi, “amici virtuali”, lo faccio.
Lo faccio come se fosse una cosa da sottolineare per forza, anche quando so con certezza che non ce ne sarebbe bisogno. Eppure devo sempre mettere i puntini sulle i, chiarire che c’è una barriera che non può essere superata da nessuno!
Intanto il tempo passa, le giornate mi appaiono come delle scatole vuote difficili da riempire, vorrei non sentirmi dire “CHE FAI OGGI? CHE HAI FATTO IERI? CHE FARAI SABATO PROSSIMO?” perchè tanto per me un giorno vale l’altro! Vorrei cambiare in meglio, vorrei….
Vorrei molte cose, ma nello stesso tempo mi chiudo sempre di più in me stessa e, nonostante la sensazione di fallimento, mi sembra impossibile pensare a me stessa in modo anche solo parzialmente diverso da quello che sono.

sabato 15 agosto 2009

giovedì 13 agosto 2009

Pensiero


Mi sento un'anima in pena che vaga per casa e che inquieta attende che il tempo porti via con sè un altro giorno.

domenica 9 agosto 2009

Ancora una volta


Sono stata esclusa un’altra volta.
Ok è una piccola cosa, posso sopravvivere ad un’altra giornata senza mare ed anche al resto dell’estate, ma sono queste piccole cose che fanno comprendere le grandi verità. Io vado bene quando non ci sono altre alternative, quando faccio comodo (soprattutto d’inverno in periodo scolastico) e non “costo” niente, quando non faccio questioni e mi adatto anche alle ingiustizie, poi… un bel calcio e chissenefrega!
Non avevo tutti i torti ad avvertire questo senso di esclusione, è una sensazione che conosco e in fondo ci dovrei essere abituata ed essermi rassegnata.
Sono giorni che mi ostino a voler credere di essermi sbagliata, che sto cercando di convincere me stessa che non m’importa, che sto bene così, che questa cosa non mi tocca.
Ma non è vero!
M’importa. Eccome se m’importa! Fa anche male. E devo far finta che invece non sia così, facendo appello al mio maledetto autocontrollo!
Ma perchè devo permettere sempre che mi feriscano?

martedì 4 agosto 2009

Chiarimento

Non ho intenzione di chiudere. Lo so, sembro matta, prima dico sì, poi no.
Il post precedente è stato scritto sotto l’effetto di tante emozioni contrastanti e, se fossi stata impulsiva come ogni tanto mi accade, avrei davvero cliccato su delete blog e puff!
In realtà matta non sono, ieri sera sera si è conclusa una situazione che si trascinava da qualche tempo. Mi ha turbata, mi ha fatto mettere in discussione tutto quello in cui ho iniziato a credere da quando ho aperto il blog.

Questa giornata mi è servita per schiarirmi le idee, per ricordarmi i motivi per cui ho iniziato questa avventura.
Adesso li ho chiari in mente un’altra volta e non ho più voglia di farmi amareggiare da giudizi, da false accuse e da critiche nei confronti delle mie parole e dei miei comportamenti. Io ho agito nel modo in cui ho ritenuto più giusto, senz’altro commettendo qualche errore, di cui mi assumo la piena responsabilità.
Adesso si volta pagina e si ricomincia da dove ho interrotto con qualche consapevolezza in più.

lunedì 3 agosto 2009

Ma che senso ha questo blog?

In questo momento mi verrebbe voglia di cancellare il blog, di tornarmene nel mio bozzolo, dal quale ero uscita a fatica solo dopo tanti mesi di confessioni a cuore aperto, di apertura nei confronti di gente sconosciuta.
Mi sono fidata del fatto che il mondo potesse davvero avere qualcosa di bello da regalarmi, ho abbassato le mie difese, mi sono affidata, per la prima volta in vita mia, alle emozioni e alla voglia di cambiamento e con quali risultati? Eccomi qui a chiedermi perchè io l'abbia fatto, quale sia il senso di questo blog e di tante parole scritte per mesi.
Nessun senso.
Non so se riuscirò a continuare quest'avventura con l'entusiasmo con il quale l'ho iniziata, non so nemmeno se debba concludersi stasera stessa.
Ma questa non è una decisione da prendere così, senza pensarci.

PS: questo è uno sfogo a cui non voglio nessun commento. La decisione deve essere solo mia.