martedì 31 marzo 2009

Che faccia da schiaffi!

Di chi sto parlando? Naturalmente del mio cucciolotto!
E' proprio testardo! Possibile che debba decidere lui dove andare?
Stamattina volevo condurlo al solito posto, ma niente da fare! Ha puntato "i piedi" e mi ha guardata dritto negli occhi con aria di sfida. Sembrava volesse dirmi: " Prova a smuovermi, se ci riesci!"
Mi fa sempre scoppiare a ridere quella faccia da schiaffi!


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domenica 29 marzo 2009

Il corso della vita

Ieri sera ho incontrato la madre di una mia compagna di scuola, una di quelle con cui, almeno un po', sono riuscita a legare.
E' da tanto tempo che non la vedo, ma ho perso i contatti con tutti, quindi è normale così.
Ho saputo che ha due figli e che ha cambiato lavoro.
Mi sembra quasi una cosa irreale saperla moglie e madre!
E' come se non mi rendessi conto di tutto questo tempo trascorso dal momento in cui abbiamo lasciato i banchi di scuola!
Nella mia vita tutto è rimasto uguale ad allora, nessun cambiamento rilevante, ho solo qualche anno in più. Allora sono portata a pensare che anche quella degli altri sia rimasta tale e quale a 13 anni fa ed è strano scoprire il contrario.
La vita degli altri è andata avanti seguendo il suo corso.
E alla mia cos'è successo? Ha subito uno stop?
Antonella

PS: Non è una lamentela, solo una riflessione!

giovedì 26 marzo 2009

Il primo compleanno

Sono trascorsi esattamente 365 giorni da quando ho realizzato un'idea strampalata che mi si è affacciata alla mente.
Sì, esattamente un anno fa aprivo il mio blog, iniziavo a nascondermi dietro ad un nick e a raccontare tutto ciò che mi passava per la testa. All'inizio con un po' di timore ed incertezza, poi con sempre maggior consapevolezza e voglia di raccontare e condividere.
Da quel giorno il mio blog ha subìto diversi cambiamenti, ha saltellato di qua e di là (non poteva essere altrimenti!), è stato il luogo di incontro con tante persone, alcune delle quali hanno lasciato un segno indelebile: chi mi ha ascoltata, incoraggiata, consigliata e coccolata con parole d'affetto. Non sono mancati nemmeno i rimproveri e gli scossoni, pubblici e privati, anche in modo abbastanza duro.
Non ho assolutamente niente di negativo da raccontare su questa esperienza e oggi festeggio.
Chi non è pentito di avermi conosciuta, può unirsi oggi ai miei festeggiamenti.

Antonella

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martedì 24 marzo 2009

In realtà....

... non ho niente da dire. Voglio solo togliere il post precedente.
Mi sono adagiata per troppi giorni su questa idea. Avevo bisogno di accettare un'eventualità che di proposito avevo messo da parte, ma che mi è stata sbattuta in faccia all'improvviso ed inaspettatamente. Mi sono lasciata "coccolare" dai vostri commenti e dalle vostre dimostrazioni di amicizia (GRAZIE A TUTTI per questo), ma adesso basta. E' ora di voltare pagina e seguire il vostro comune consiglio: lasciar che le cose vadano come devono andare e non fasciarsi la testa prima di rompersela.
Antonella





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sabato 21 marzo 2009

Ho paura!


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In questi giorni abbiamo saputo che, la signora che ha diviso per tanti giorni la stessa camera d'ospedale con mia madre e che ha subito lo stesso intervento a distanza di una settimana, è in ospedale per degli accertamenti. C'è una massa sospetta, non so di preciso dove.

Adesso dovrà subire un intervento chirurgico.

Ma perchè chiedo e mi informo? Non posso chiudere il becco?

Adesso non farò altro che pensarci e ripensarci e ricomincerò a tremare al solo pensiero che possa accadere anche a mia madre.


NON POSSO SOPPORTARE QUESTA IDEA.


NON PUO' SUCCERE UN'ALTRA VOLTA.


NON VOGLIO CHE SUCCEDA.


NON DEVE SUCCEDERE.

giovedì 19 marzo 2009

Oggi ho capito una cosa....


.... i cellulari ce l'hanno con me.

Ma che ho fatto di male?



martedì 17 marzo 2009

Rivoglio il mio cellulare! Grrrrrrrrr



Sono almeno 3 settimane che il mio cellulare è stato portato all'assistenza perchè si oscurava il display ogni 5 secondi.

Ne ho uno di riserva, con cui non vado molto d'accordo.
A parte il fatto che devo cambiare scheda telefonica, a seconda di quello che devo fare, mi sta facendo impazzire!
Ci metto mezz'ora per fare una chiamata perchè in rubrica ogni nome è moltiplicato per 2. E non contiamo quelli dei quali ho numero doppio o triplo (casa, cellulare1, cellulare2) perchè allora è da non capirci più niente!
In più i tasti di chiamata sono invertiti rispetto al mio e quindi, per avviare la chiamata, la maggior parte di volte premo il tasto con la cornetta rossa e aspetto invano di sentire una risposta dall'altra parte del telefono che, decisamente, non può arrivare.
Se questo non bastasse, ogni tanto (non ho ancora capito bene il motivo) mi si spegne e devo aspettare che si riavvii e mi permetta di usarlo.
Auff!


Rivoglio il mio cellulareeeeeeeeeeeeeeeeee!

Antonella

domenica 15 marzo 2009

Quale sarebbe il motivo principale?


Perchè non è il mio mezzo ideale di comunicazione, perchè

non sono completamente a mio agio, diretta e spontanea,

come invece mi piacerebbe.


(Perchè è stata necessaria questa precisazione?)

venerdì 13 marzo 2009

Buon compleanno, mamma!


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Oggi è il compleanno della mia mamma. Compie 77 anni.
Poichè non avevo idee sul regalo da farle, poichè, da alcuni anni, si è messa in testa che non deve festeggiare e non deve cucinare niente di speciale per questa giornata e che io in cucina sono un disastro, per cui è meglio rimanga lontana il più possibile dai fornelli, ho deciso di ordinare il pranzo.
Così almeno prendo due piccioni con una fava, le faccio un regalo e le faccio mangiare qualcosa di speciale perchè non concordo sul fatto che non ci sia niente da festeggiare.
C'è da festeggiare il fatto che siamo ancora tutti insieme, nonostante acciacchi dell'età ed imprevisti più o meno complicati. Quindi ecco il menù per questa giornata:


  1. Pasta con pesce spada e melanzane;

  2. Spiedini di gamberi e calamari;

  3. Cassatelle (dolce tipico delle nostre parti con ricotta e pezzetti di cioccolato)


Come concludere?
Visto che non riuscirei mai a dirtelo guardandoti negli occhi, oggi voglio urlarlo qui:

AUGURI MAMMA, TI VOGLIO UN BENE IMMENSO.
Antonella


PS: pranzo super, regalo perfetto ;-)

giovedì 12 marzo 2009

Boh!

Ho ripreso in mano un libro che avevo abbandonato questa estate.

Mi sto ancora chiedendo perchè mai lo abbia lasciato dopo poche pagine.

Ma questa volta non ve lo racconto perchè altrimenti mi prendereste in giro per tutta la vita, dato l'argomento trattato.

Quindi ....

martedì 10 marzo 2009

Se non la considerassi una cosa grave, mi verrebbe da ridere!



Ieri apro il diario del bambino di cui mi occupo (quello che ha il sostegno e di cui ho parlato in altre occasioni) e leggo le seguenti parole:

Gentile Signora,
la informo che suo figlio è stato chiamato alla lavagna e non ha saputo svolgere gli esercizi.

Appena sotto c'era la giustificazione della madre:

La prego di giustificare mio figlio per non aver potuto fare gli esercizi, visto che erano assegnati in modo errato.

La signora è stata, a parer mio, fin troppo gentile e avrebbe dovuto aggiungere in caratteri giganti " POICHE' NESSUNO SI PREOCCUPA DI VERIFICARE, MA TUTTI SANNO SOLO LAMENTARSI DELLE MANCANZE PIU' CHE GIUSTIFICATE DI UN BAMBINO CON PROBLEMI". Tanto che senso ha mostrare rispetto ad un insegnante che non lo merita?

Io intanto continuo a pormi sempre la solita domanda: perchè tanto accanimento verso un bambino che ha i suoi problemi e che svolge il suo lavoro in classe da solo perchè nessuno si degna di dargli uno sguardo, men che meno l'insegnante di sostegno? E' una nuova tecnica educativa quella di mortificarli davanti agli altri compagni, trattarli come se fossero una COSA inutile che si è costretti a sopportare, o scrivere sul quaderno "non vuole capire"?
Non credo che troverò mai una risposta a queste domande!
Ogni giorno che passa scopro che la scuola è allo sbando. Ma non dovrebbe essere il luogo in cui i bambini o ragazzi possano imparare cosa significhi la solidarietà, il rispetto e, in generale, i valori importanti per se stessi e per vivere all'interno di una società civile?
Sono completamente sfiduciata!
Quando penso che non potrò sentire una cosa più grave ed assurda, vengo puntualmente smentita.
Antonella


domenica 8 marzo 2009

Chissà! Potrebbe anche essere vero!

Mi è sempre piaciuto molto leggere fin da quando ero una bambina, mi serviva come ottimo passatempo nelle lunghe giornate estive che trascorrevo da sola. Ho iniziato, quindi, con le classiche storie per ragazzi per poi passare, col tempo, ai romanzi.
In genere preferisco i gialli, che sanno tener viva la mia attenzione dalla prima all'ultima pagina (leggo anche altro, però).
Questa estate ho avuto invece uno stop improvviso, ho iniziato a leggere diversi libri, ma nessuno mi ha coinvolta, tanto da lasciarli in sospeso, cosa che io odio fare.

In questi giorni, forse perchè sono stati giorni faticosi, ho avvertito la voglia di riprendere in mano un libro e di tuffarmi con la mente all'interno di una storia sconosciuta.
Ho dato un'occhiata ai titoli dei libri che avevo accumulato e che sono in attesa da un po' e la mia mano si è allungata verso un librino di circa 250 pagine, con le parole scritte in caratteri grandi, che ha la copertina gialla sulla quale spicca il seguente titolo: "Le cinque persone che incontri in cielo" di Mitch Albom, di cui, tra l'altro, non conoscevo nessun altro scritto.

Ebbene, non poteva esserci scelta migliore, l'ho letto in tre giorni.

Non voglio assolutamente fare una sorta critica, o analizzare stile o altro, questo compito lo lascio a chi lo sa fare meglio di me (e tra i miei amici uno c'è sicuramente ;-) ).
Quello che voglio fare è soltanto dire che mi ha colpito molto. Poichè non so da che parte iniziare per spiegarne il motivo, devo per forza raccontare la storia in poche parole.

Il protagonista è un uomo anziano che ha sempre vissuto all'interno di un parco giochi e lavora come manutentore. Un giorno, per salvare una bambina, la cui vita è in pericolo per un guasto ad uno dei giochi, muore e si ritrova in Paradiso.
Il nuovo ambiente in cui viene a trovarsi è completamente diverso da come si aspettava e viene subito a sapere che ognuno che arriva incontrerà 5 persone, conosciute e non, che hanno comunque qualcosa a che fare con la sua vita, perchè ognuna di essa ha da dare un insegnamento ben preciso.
E allora ecco che anche lui incontra le 5 persone che lo attendono e riceve i suoi 5 insegnamenti:
  1. Nessuna vita è sprecata. L'unico tempo che sprechiamo è quello che trascorriamo a pensare di essere soli.
  2. A volte quando sacrifichi qualcosa di prezioso, non lo perdi. Lo dai a qualcun altro.
  3. Pensiamo che l'odio sia un'arma da rivolgere contro chi ci ha fatto del male, in realtà è un'arma a doppio taglio. E il male che facciamo, lo facciamo a noi stessi.
  4. Un amore perduto è pur sempre un amore. La memoria diviene la tua compagna.
  5. Tu dovevi essere là.

Un libro senz'altro particolare, che racconta un mondo sconosciuto e che finisce con l'affermare che ogni vita ha un senso ed uno scopo ben preciso, anche quando appare inutile e piatta e che è indissolubilmente legata a quella di molte altre persone che magari non abbiamo mai conosciuto.

Chissà! Magari è tutto vero! Comprenderemo il senso della nostra vita per poi trovare una pace duratura.

Antonella

sabato 7 marzo 2009

Che si fa?


Oggi non ho voglia di far niente.


Il tempo è brutto.


Sento freddo.


Sono irascibile.


Che si fa?

mercoledì 4 marzo 2009

Conversazioni impegnative e coinvolgenti

Stamattina mi sono ritornate in mente un paio di conversazioni, che risalgono ormai ad un annetto fa.
Conversazioni che difficilmente dimenticherò, perchè particolarmente impegnative e coinvolgenti.
Della prima ricordo ancora perfettamente la frase che ha scatenato tutto il resto, ma soprattutto l'ansia che mi è stata trasmessa e che mi impediva di mettere a fuoco i pensieri miei e del mio interlocutore di quel momento. Non riuscivo a cogliere il filo del discorso, di che cosa mi stava parlando? Eppure sentivo che si trattava di qualcosa di importante, anche se non riuscivo ad immaginare neppure lontanamente quello che poi avrei scoperto da lì a poco.
Avevo ragione: era davvero qualcosa di importante, di completamente inatteso e parecchio sconvolgente.
Della seconda conversazione ricordo invece la fatica con la quale ho dovuto recuperare una frase detta in modo non perfetto e che è stata fraintesa. Parlavamo di due cose diverse e stavamo scivolando verso un enorme malinteso che poteva allontanarci definitivamente.
Ho fatto di tutto per chiarire, per spiegare il senso di quella frase, mi sono affannata ed anche innervosita, ma alla fine siamo arrivati al nocciolo della questione. Io ero esausta ed incapace di continuare una conversazione che era stata parecchio turbolenta ed era ritornata, improvvisamente, tranquilla e serena, come sempre.
Spesso ripenso a tutte quelle parole!
Ogni tanto mi chiedo se abbia fatto bene ad affannarmi tanto a capire e a farmi capire. Se sono in un momento di crisi, mi rispondo di no, che era meglio che il malinteso in questione prendesse il sopravvento e che io avessi fatto un passo indietro proprio allora. Ma non poteva finire in quel modo disastroso. Non era giusto!
Di una cosa sono sicura, però: non sarei riuscita a fare un passo indietro allora e adesso meno che mai ci riuscirei!
Antonella

martedì 3 marzo 2009

Impulsività

Essere impulsivi cosa significa? Una domanda semplice a cui dare risposta.

Significa agire senza pensar troppo, affidarsi alla guida dell'istinto.

Io non sono mai stata istintiva, ma molto (forse troppo) razionale. E' sempre stata una mia caratteristica quella di ponderare i pro e i contro di ogni mia azione, quella di pensare e ripensare a ciò che potrebbe derivare se io facessi o meno una determinata cosa.

E ultimamente che succede allora?

In alcune occasioni agisco talmente d'impulso, che poi me ne pento e mi morderei volentieri la lingua.

Prima o poi combinerò qualche guaio irrimediabile! E poi che farò? Boh!

Una cosa è sicura: potrò incolpare la "sconosciuta", che tenta sempre di avere la meglio su di me.

Ma quello che vorrei davvero capire è: voglio davvero che questo succeda? Voglio davvero che prenda il sopravvento? Non ne sono mica così sicura!

Antonella

domenica 1 marzo 2009

Non ci riesco

Sono giorni che provo ad esportare il vecchio blog ed importarlo qui su blogspot.
Provo e riprovo, tento e ritento ma senza successo.
Riesco a portare a termine tutta la procedura e poi appare la scritta "si sono verificati dei problemi" e qualche volta anche "blog esportato". Ma dove? Qui non c'è proprio niente!
Che nervosooooooooooooooo!
Ci rinuncio! Uffa!!!!!! (forse)