giovedì 20 agosto 2009

La prossima volta

“La prossima volta” è il titolo del libro che ho appena finito di leggere. E’ stato scritto nel 2004 dall’autore francese Marc Levy.
E’ un libro che nel mio profilo Facebook ho definito strano, quando ancora non ne avevo concluso la lettura. In realtà, nonostante io sia arrivata al “the end”, non so se definirlo bello o brutto. (Anche perchè non tocca a me darne un giudizio e comunque la bellezza di una storia è sempre molto soggettiva).
Quello che posso affermare è che sicuramente mi ha fatto riflettere.
“La prossima volta” racconta la storia di due persone che vivono in continenti diversi, sono legati entrambi al mondo dell’arte e della pittura e s’incontrano per motivi di lavoro. La cosa surreale è che, quando si sfiorano, provano delle strane sensazioni e sembrano catapultati indietro di secoli: assistono a fatti, vedono persone e ne sentono addirittura le voci. La loro storia è indissolubilmente legata a persone vissute in secoli precedenti, e loro stessi sono reincarnazioni di due innamorati nel presente.
Al di là della storia di due anime gemelle che si ritrovano insieme, sempre e comunque a dispetto degli anni e addirittura dei secoli, che trovo troppo sdolcinata per i miei gusti, è normale forse chiedersi, dopo la lettura, se non ci sia del vero in ciò che è nato dalla fantasia dell’autore!
Chissà se davvero siamo destinati a vivere tante vite! E chissà se ci ritroveremo faccia a faccia con le stesse persone , ci circonderemo delle stesse cose o vivremo nelle stesse città! Chissà se esistono dei legami, di qualunque tipo, che sopravvivano al tempo!
Chissà!
Sono risposte che non ci è consentito conoscere, ma quest’idea è inquietante e affascinante allo stesso tempo!
Vabbè, non ci fate caso. Ogni volta che leggo una storia che tenta di raccontare qualsiasi cosa che non sia accessibile alla razionalità della mente umana, comincio a farmi un milione di domande. (e anche a delirare un po’, mi sa ;-) )

4 commenti:

Aquila lettrice ha detto...

Mah...
Io una volta ho letto un libro che si intitolava "La volta prima", forse era dello stesso autore.
Poi ho letto "Due volte fa" e poi "La volta del salotto".
Ora ho sul comodino "La volta che ho svoltato controsenso", che è una storia sentimental-stradale.
Riguardo alla reincarnazione, se esiste, spero di reincarnarmi lontano da qui...

Antonella ha detto...

Che Aquila scema! :-D

Aquila scema ha detto...

Dimenticavo: ho letto anche il libro "La prima (e unica) volta", però questa è un'altra storia...

Antonella ha detto...

:-D