lunedì 23 febbraio 2009

Le pagelle 2

Oggi non volevo scrivere nuovi post, ma lasciare il precedente per consentire a tutti quelli che mi seguono di conoscere i motivi di questo repentino cambiamento.
Ma il mio piano è stato sconvolto. E c'era un modo migliore di iniziare questa avventura su blogspot, se non con una arrabbiatura? Certo che no!
Veniamo ai fatti.
Ho già raccontato che siamo in piena fase di distribuzione pagelle, della mia precedente arrabbiatura nei confronti di quell' "insegnante" e tralascio tutte gli altri discorsi senza senso che ho sentito in questi giorni.
Adesso me la prendo con una mamma, incapace di accettare i limiti del proprio figlio.
Ok, qualcuno potrà pensare che per me sia facile giudicare, che non sono un genitore e che questo è il mestiere più difficile che esista. D'accordissimo.
Non voglio giudicare nessuno, ma solo fare una riflessione dal mio punto di vista. (sicuramente molto parziale, ma è il mio punto di vista)
Il giorno del ritiro delle pagelle la mamma in questione si è precipitata da noi, non tanto per aggredirci ed accusarci di incapacità (questo ci poteva anche stare), ma piuttosto per rimproverare il figlio di tutta una serie di 5. Il tutto davanti a molte altre persone e con un'aggressività fuori luogo, tanto che il ragazzino si è talmente intimidito da non riuscire più a concentrarsi su quello che dovevamo fare.
Adesso ha deciso di finire il mese e di non mandarlo più perchè non ci sono progressi.
Premetto che, se devo essere egoista, a me sta facendo un favore perchè all'inizio ho avuto serie difficoltà a lavorare con suo figlio e alcune volte, avvilita, ho pensato di mollare.
Però non sono d'accordo per niente sul fatto che non siano stati fatti dei progressi, anzi affermo esattamente il contrario.
I primi due mesi non riusciva a fare niente se io non rimanevo al suo fianco ad indicargli cosa fare, pian piano ha preso più confidenza con la materia ed io volutamente lo lasciavo sperimentare ed anche sbagliare per cercare di renderlo un po' autonomo.
Adesso inizia a lavorare anche da solo, riesce a ragionare su quello che deve o non deve fare ed ha anche acquistato un po' di sicurezza.
Certo, continua anche a concentrarsi poco, a sbagliare, a copiare male il testo di un'espressione, a cambiare i numeri durante i vari passaggi o ad aver bisogno di un input da parte mia per iniziare o concludere un esercizio di geometria: questo è innegabile.
Ma io mi chiedo: è giusto, ma soprattutto utile, aggredirlo e punirlo?
Io opterei per incoraggiarlo, apprezzandone i miglioramenti, anche se piccoli o anche se lenti. Ma questa è solo la mia opinione e conta poco.
Antonella

2 commenti:

Anonimo ha detto...

LA TUA OPINIONE CONTA PER DUE RAGIONI: E' LA LA TUA ED E' DI UNA PERSONA COMPETENTE E SENSIBILE.
Buongiorno!!!

Anonimo ha detto...

quand'ero al liceo, mia madre venne a colloquio con la prof di lettere a dirle di BOCCIARMI perchè per lei ero immatura.. capì??!!