domenica 22 febbraio 2009

No, no e no

12/02/09
Non è possibile.
Una frase semplicissima, no?
E allora perchè a me risulta difficile pronunciarla? Che nervoso!
Ogni volta che c'è qualche cambiamento da fare sul lavoro, io non sono mai interpellata. A me va bene così, tanto poco mi cambia. E poi non sono fatta per la gestione di ragazzini e mamme ultrastressanti!
Quando però è quasi sicuro che la richiesta di cambiamento verrà respinta per motivi ovvi, ecco che si rivolgono a me: "Anto, non è che posso venire un po' prima?", "Anto, non è che posso venire domani?" e via dicendo.
Stamattina stessa cosa, una richiesta che è arrivata addirittura da parte di una mamma. Si spererebbe che i genitori fossero più ragionevoli, ma certe volte si comportano in modo più irrazionale dei figli piccoli o adolescenti.
Naturalmente che ho fatto? Ho risposto "Va bene, non è la soluzione ideale, ma vedremo di arrangiarci".
Queste sono state le mie parole, ma i pensieri erano molto diversi. La bocca e il cervello probabilmente non erano collegati nel modo giusto. Almeno ho fatto notare che non era tanto gradita la soluzione! Meglio di niente!
E adesso che succederà? Niente di grave, al massimo mi farò prendere da una crisi isterica e mi metterò a urlare a squarciagola dentro la stanza.
Antonella
PS: tanto per confermare la mia super ed enorme forza di volontà. ;-)

Nessun commento: