giovedì 26 febbraio 2009

Un braccio rotto

Il braccio rotto in questione non è il mio, ma quello di uno dei piccoletti, il quale si è procurato una frattura giocando a calcetto.
Quale braccio? Naturalmente il destro!
Non può pertanto scrivere nulla.
Questo lo rende praticamente felice, a me un po' meno.
Il perchè è presto detto: devo scrivere io al suo posto.
Naturalmente lo faccio volentieri perchè per me è sempre un piacere occuparmi di lui. E' talmente simpatico, intelligente e gradevole, che non si fatica quasi per niente a lavorare insieme a lui.
Il problema pratico però esiste, in mezzo alla baronda, nel momento di maggiore attività, durante il quale sento pronunciare il mio nome in continuazione, devo ritagliarmi uno spazio per sedermi accanto a lui e fare i compiti. In questi due ultimi giorni abbiamo dovuto fare solo delle operazioni di matematica e un paio di problemi, così io scrivo sul quaderno sotto sua dettatura.

Oggi quando è arrivato mi ha detto: "Il gesso lo devo tenere fino a metà marzo, sei rovinata!", lo credo anch'io!

Antonella

P.S.: mi fa un certo effetto dover scrivere su quei quadretti giganti e controllare la grafìa affinchè sia leggibile da parte di un bambino.
Erano anni che non facevo attenzione a scrivere le lettere come la mia maestra, anni ed anni fa, mi ha insegnato a fare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente l'alunno col braccio ingessato mi fa venire in mente un film di Pierino... ihihih
Buongiorno!

Anonimo ha detto...

cielooooooooo ... ma sei proprio dr Jeckyll& Mr Hyde !!

Anonimo ha detto...

I mille volti di Sky... prossimamente AL CINEMA!

Antonella ha detto...

:-D